Quante ore bisogna camminare per perdere un chilo? La verità su camminata e dimagrimento

Camminare apporta benefici sotto ogni aspetto, e questa è una verità ormai ben nota. Tuttavia, se l’obiettivo è perdere peso e ritrovare la forma fisica semplicemente camminando, quanto tempo dovremmo dedicare a questa attività? È importante precisare che la sola camminata potrebbe non bastare per ottenere un dimagrimento significativo. Procediamo con ordine e procuriamoci un contapassi.

Quanti passi devo fare?

Questa domanda ricorda un vecchio gioco dell’infanzia, ma oggi il contapassi è integrato praticamente in tutti gli smartphone moderni. In generale, per perdere circa un chilo a settimana, è consigliabile percorrere almeno 10.000 passi al giorno, il che equivale a più di un’ora di camminata quotidiana.

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Raggiungere questo obiettivo non è sempre semplice, a meno che il tragitto verso il lavoro o la scuola dei figli non sia sufficientemente lungo. In alternativa, si può optare per il tapis roulant, sia a casa che in palestra, purché si mantenga un’andatura costante. È importante sottolineare che camminare tra le vetrine dei negozi o fermarsi al bar non rientra in questa tipologia di attività.

Naturalmente, si può passeggiare per le vie dello shopping, ma sarà più difficile mantenere una velocità costante, soprattutto se ci si lascia distrarre dalle vetrine o dalla folla. Camminare fa bene anche per mantenere il peso forma, ma è fondamentale farlo con consapevolezza e regolarità.

Trekking nella natura

Il trekking rappresenta una modalità ancora più salutare di camminare, soprattutto se praticato all’aria aperta, tra i paesaggi incontaminati di campagna o montagna. La circolazione sanguigna e la capacità polmonare ne trarranno beneficio e, affrontando tratti in salita, si potrà raggiungere più rapidamente il numero di passi necessario per favorire il dimagrimento.

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È fondamentale indossare scarpe comode e dotarsi dell’equipaggiamento adatto, ma camminare immersi nella natura, tra alberi e panorami suggestivi, rende l’esperienza decisamente più piacevole rispetto al traffico cittadino. In questo modo, spesso si percorrono più chilometri senza nemmeno accorgersene, spinti dalla curiosità di scoprire cosa si cela dietro la prossima collina.

La velocità incide sui risultati? Assolutamente sì: per favorire la combustione dei grassi, è consigliabile mantenere un’andatura di almeno 6 chilometri orari, ovvero circa 100 passi al minuto. Se si desidera alternare la camminata a una leggera corsa, va benissimo, purché si riesca a parlare senza difficoltà durante l’attività.

Camminare o correre?

Sia camminando che correndo, è normale percepire la fatica, non solo a livello muscolare. Se ci si accorge di non riuscire a parlare agevolmente a causa del respiro affannoso, probabilmente si sta chiedendo troppo al proprio corpo. In questi casi, è meglio rallentare il ritmo.

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Non si tratta di una sconfitta, ma di un processo di adattamento. Se non si è abituati a percorrere lunghe distanze, è opportuno aumentare gradualmente il carico, evitando di strafare. Superare i propri limiti può essere controproducente e trasformare l’attività aerobica in anaerobica, riducendo i benefici per il dimagrimento.

L’obiettivo principale è ossigenare sangue e muscoli: uno sforzo eccessivo può favorire la crescita muscolare, ma non necessariamente la perdita di peso. Se si avverte un affanno marcato, è il momento di rivedere il proprio programma di allenamento e, soprattutto, di accompagnarlo a uno stile di vita sano.

Il famoso “stile di vita”

Se ne parla spesso, talvolta con una punta di ironia, ma lo stile di vita non è altro che l’insieme di abitudini salutari che ci aiutano a stare meglio e a perdere peso in modo efficace. Se dopo la camminata si eccede con zuccheri o grassi saturi, gli sforzi rischiano di essere vanificati.

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I carboidrati non vanno eliminati, ma consumati nelle giuste quantità, soprattutto prima di un’attività fisica come la camminata. Scegliere pane o pasta integrali, ricchi di fibre, è ancora più vantaggioso. Proteine, vitamine e altri nutrienti sono indispensabili, tenendo sempre conto di eventuali intolleranze o allergie alimentari.

È fondamentale eliminare il fumo, limitare l’assunzione di alcolici e ridurre tutto ciò che non è strettamente necessario, poiché questi fattori possono compromettere i benefici della camminata. Evitare diete drastiche o il fai-da-te: è sempre preferibile rivolgersi a un medico specializzato per definire il regime alimentare più adatto alle proprie esigenze.

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